Illuminare casa: ancora un po’ di teoria

I fenomeni luminosi non vengono percepiti solo attraverso gli occhi, tutto il corpo è ricettivo e sensibile alla luce: ogni variazione d’intensità e colore è in grado di influire l’umore. La luce, inoltre, consente di modificare il colore e l’atmosfera di qualsiasi ambiente, divenendo un vero e proprio elemento di stile.

La ricerca progettuale ha reso possibile soluzioni sempre più numerose, dalle pregiate qualità funzionali estetiche e formali. Progettata nel rispetto dell’ambiente e della salute, la luce del nuovo millennio è anche molto attenta al risparmio energetico. L’offerta è vastissima, dalle lampade più semplici a quelle dal design più articolato ed accattivante.
L’ambito domestico e privato è il campo d’applicazione preferito per le soluzioni più innovative e l’uso disinvolto del colore, spesso associato a materiali plastici trasparenti per valorizzarne i giochi di luce. Uffici e luoghi pubblici, invece, preferiscono il vetro ed i materiali metallici di colore neutro.

Prima di stabilire come disporre i vari punti luce all’interno della casa, è necessario valutare accuratamente la superficie e l’altezza delle camere, la luce naturale, il colore delle pareti, lo stile e la disposizione dei mobili.

L’ingresso

L’ingresso generalmente è un ambiente relativamente piccolo. Per evitare che si creino fastidiose zone d’ombra, l’ideale è una buona quantità di luce diffusa in modo omogeneo. Una soluzione particolarmente elegante per caratterizzare questo ambiente è utilizzare un’illuminazione calda, rafforzata da un ulteriore fascio di luce focalizzato su un oggetto importante (un quadro, un articolo di design, etc.).

L’illuminazione in soggiorno

Il soggiorno rappresenta il centro della vita domestica. In questa stanza si possono creare atmosfere diverse utilizzando vari punti luminosi localizzati in corrispondenza delle varie funzioni della camera. L’ideale sarebbe una luce generale indiretta, che ammorbidisca i contorni di mobili e oggetti, supportata da piccoli fasci di luce per facilitare la lettura. Questa stanza si presta bene anche alle luci colorate, soprattutto al rosso, al giallo, ed al blu.
Nella zona pranzo la luce non deve essere eccessiva e opprimente: sono ottime le lampade alogene. Alcuni faretti decorativi possono servire a mettere in risalto le mensole. Sul tavolo è preferibile una luce localizzata, ottenuta con un lampadario a sospensione; nella zona conversazione è invece meglio un’illuminazione diffusa, realizzata con una lampada da tavolo o da terra. Per la zona lettura ed il televisore occorre una luce diretta, avendo cura che non abbagli o crei riflessi. Il numero dei punti luce deve comunque essere proporzionato alla dimensione della stanza, in relazione alle varie zone indipendenti.

L’illuminazione in cucina

La cucina richiede un sistema di luci funzionali sui piani di lavoro, localizzate in modo che non si creino zone d’ombra. L’ideale è disporre sotto i pensili e sul piano di cottura delle lampade fluorescenti, mentre per l’illuminazione generale è meglio scegliere una lampada alogena (luce brillante), o ad incandescenza a basso consumo (luce calda). La cappa sopra il fornello (obbligatoria per legge) deve essere dotata di illuminazione propria. Le lampade della cucina richiedono tutte una buona manutenzione: i fumi della cottura producono vapori grassi che, depositandosi sulle lampadine, possono ridurre l’efficienza luminosa addirittura del 50%.

L’illuminazione in camera da letto

L’illuminazione della camera da letto è strettamente vincolata alla distribuzione dell’arredo. Prima della progettazione occorre quindi sapere esattamente dove verranno posizionati almeno il letto e l’armadio. Se si pensa di aggiungere altri mobili in futuro, delle prese posizionate in ogni angolo della stanza permetteranno di poter installare successivamente lampade da terra o da tavolo. Indispensabili una luce d’ambiente brillante, una localizzata per la lettura ed una diffusa per creare un’atmosfera rilassante. L’illuminazione di base deve consentire la visione generale dell’ambiente e si può risolvere con lampade a sospensione, piantane o applique. La lampada per la lettura può essere posizionata sopra un comodino a lato del letto.

Se invece si preferiscono i faretti orientabili fissati alla testiera, è necessario che siano comandabili con interruttori indipendenti. In questo caso il fascio luminoso deve essere diretto, in modo da non infastidire chi dorme accanto.
Per la cabina armadio o il guardaroba, la soluzione ottimale è scegliere una luce chiara, con una buona resa dei colori e a basso voltaggio (affinché non si surriscaldi).

Il bagno

Per la zona bagno è preferibile una luce fredda, ma allo stesso tempo intensa e diffusa. Indispensabile un fascio di luce all’altezza del viso e del busto, per facilitare le operazioni di toilette e di trucco. La zona intorno al lavabo deve essere illuminata con fonti concentrate, che non abbaglino chi si guarda allo specchio.

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