Bokka e un oggetto di design che parla di noi…

La luce, per l’azienda Kundalini, non ha il semplice compito di illuminare gli ambienti che incontra, ma anche di toccare la nostra interiorità. In una lampada come Bokka, il corpo di luce non solo è pensato e disegnato con estrema perizia, ma ciò è fatto perché egli stesso sappia disegnare  a sua volta la nostra percezione del mondo e della vita.  Kundalini opera così un ulteriore passo nel mondo del design contemporaneo. Le sue scelte formali e tecnologiche, l’attenzione ai colori alla cromaticità, non ha come obiettivo un mero stupore del cliente. La lampada Bokka meraviglia sì lo spettatore, ma nelle sue linee morbide e ondulate si agita un intento ben più profondo: il designer che l’ha concepita, Karim Rashid, è mosso da uno scopo specifico. Egli vuole creare, tramite le sue opere di design, così si legge dal suo manifesto, una sorta di rottura con la tradizione, col presente. Desidera che i suoi lightning design’s objects spezzino qualsiasi legame col passato affinché raggiungano davvero la contemporaneità dell’uomo. Ed è l’umanità stessa, secondo Karim, che deve staccarsi da esso, e liberarsi dalla nostalgia, dal ricordo, dalle antiche tradizioni e costumi, se vuole cambiare il mondo e raggiungere il futuro!

Ma se si osserva Bokka, è come se la lampada raccontasse allo spettatore i rischi che incorre chi segue un obiettivo di tal sorta. Guardandola, ella in effetti  si allontana notevolmente dalle strutture tradizionali, che vengono a sostituirsi con una sorta di bolla irregolare, al cui interno sembra dibattersi qualcosa o qualcuno intento appunto a cambiarla, a moviementarne i contorni, a spezzarne la linearità.  Il corpo centrale, costituito da un diffusore in vetro incamiciato è soffiato e forato a getto dacqua:  quel cuore interiore che vuole ribellarsi alle pareti della lampada, provoca con la sua rivolta una serie di spazi vuoti che aumentano lo sbilanciamento della figura. L’impressione che dà questo oggetto d’illuminazione è di un’estrema inquietudine e caducità permanenti.

Infondo, Bokka sembra rappresentare le conseguenze di un pensiero come quello del suo autore: un’umanità che si vuole disancorare dal suo passato, si appresta a vivere una realtà interiore vuota, addirittura stracciata. Più l’uomo, e con esso il design che lo rispecchia, tenta di allontanarsi da ciò che da sempre lo costituisce, più si dibatte per eliminare quelle salde e certe pareti offerte dalla tradizione, più si lascia governare e dominare da un dubbio, da un’instabilità che, lungi dal fortificarlo, rischierà di trascinarlo in un nichilismo esasperante.   

 

 

Informazioni Tecniche Lampadario Bokka

Lampadine: 1 120W E27 Clear Tubular Halogen
Dimensioni: Altezza: 54 cm, Diametro: 38 cm.
Colori: Bianco (K868BIEU), Nero (k868NEEU), Rosso (K868ROEU), Azzurro (K868AZEU)

Curiosità e News su Bokka:

Bokka illumina l’Nhow hotel di Berlino progettato da Karim Rashid – notizia tratta dal sito ufficiale –

Berlino, 20/01/2011 Il nuovo Nhow hotel di Berlino, inaugurato lo scorso 25 Novembre – il primo in Europa ad offrire ai propri clienti ben due sale di registrazione interne – nasce dall’estro creativo di Karim Rashid, uno dei designer più attivi all’interno del panorama internazionale degli ultimi anni.
Le forme sinuose e colori accesi dell’interno contrastano con l’apparente austerità dell’architettura, dando vita a spazi unici, dinamici, di grande impatto. L’idea alla base è quella di creare ambienti che offrano una vera e propria esperienza sensoriale a 360°.
Filosofia che si riflette anche nella scelta dei complementi d’arredo:15 Bokka nere e 8 azzurre a sospensione, disegnate anch’esse da Karim Rashid, illuminano con le loro forme flessuose l’ampia hall dell’hotel, andando a creare un interessante contrasto cromatico con la colorazione chiara di paviment o, soffitto e pareti.

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