Gli anni 70-80. Alla fine degli anni settanta la società viene acquistata da un gruppo di privati, tra i quali si distingue Carlo Guglielmi. Egli opera nell’azienda in maniera diretta, e viene subito designato amministratore delegato. C’è bisogno di una strategia di rilancio, e così si cerca di ricostruire quello che era stato il punto chiave iniziale alla nascita della società. Si vuole infatti tornare a creare l’accordo tra il vetro, materiale privilegiato e caratterizzante l’intera produzione, con i più rinomati e importanti architetti del tempo.
Si incomincia a formare un team di designer con il compito di consigliare e stabilire non solo i progetti da attuare ma anche di gestire l’azienda nei suoi aspetti più generali.
Si ricordino tra gli altri: Gae Aulenti, scelto per gestire la direzione artistica, Pierluigi Cerri dello Studio Gregotti, scelto per migliorare come grafico l’immagine di Fontana Arte, Piero Castiglioni, per il settore riguardante l’illuminotecnica. A questi principali, si affiancano altri architetti al fine di garantire una capacità progettuali di finissimo livello.
Gli anni novanta. Negli anni successivi, e precisamente nel 1992, Fontana Arte acquista la società Candle con la quale si dà l’avvio a un sistema di sviluppo che prevedeva la progettazione di prodotti ad opera di architetti giovani e con nuove tecnologie. La società continua ad espandersi, fino a raggiungere Los Angeles. Qui apre un suo nuovo showroom che segue quelli di Milano e Roma.
Negli anni novanta la società acquista anche il marchio Naskaloris e crea Schopenauer . Naskaloris è fondamentale per la fama di produttore di lampade per ufficio e per interni professionali.
Altre importanti tappe di questo periodo che segnano la storia di Fontana Arte saranno nel 1996 la creazione della Divisione Tecnica, che raggruppa tutti i prodotti tecnici delle varie collezioni, e nel 1998 la nascita e lo sviluppo di una linea di Oggetti di grande successo.
Gli ultimi anni. Nel 2000 grazie alla collaborazione con l’architetto Chipperfield, Patetta, Raggi, Valent si realizzano opere d’alto livello. Inoltre nel 2003 Shopenauer, divisione che si occupava dei complementi d’arredo, diventa collezione Arredo e Oggetti, una collezione che stima e opta al ritorno al vetro come elemento determinante nella creazione dei prodotti.
Gli anni 2004 e 2005 segnano altri due successi per l’azienda, che vede l’apertura di nuovi due showroom a New York e Parigi e di alcuni uffici addirittura a Shangai.
La società in questo periodo si rende conto che ha bisogno di affermarsi sul mercato in maniera sempre più marcata. Così pubblica due cataloghi l’uno dedicato al settore domestico in prevalenza, l’altro a quello illuminotecnico. A Francoforte la società Fontana Arte decide in quell’anno di presentare nuovi importanti modelli aumentando la quantità degli oggetti in produzione. Ciò a costo di enormi investimenti.
Si prosegue inoltre l’aggiunta di nuovi collaboratori, tra i quali spiccano gli studi di architettura Norman Foster e Sejima, oltre che la scelta di giovanissimi italiani come Marco Acerbis, Mascetti, Merendi…
Nel 2007 FontanaArte presenta a Euroluce 19 nuovi prodotti ideati da importanti studi e giovani promesse nel campo del design.
Le informazioni sulla storia di Fontana Arte sono tratte dal sito ufficiale.